Nuovi dati supportano il ruolo dellintegrazione con melatonina nel controllo di alcuni marker del diabete di tipo 2 NFI
Nuovi dati supportano il ruolo dellintegrazione con melatonina nel controllo di alcuni marker del diabete di tipo 2 NFI
Il ramelteon riduce significativamente la latenza del sonno ed aumenta il tempo totale di sonno senza alcun effetto residuo il giorno dopo31. A seguito dell’interruzione dell’assunzione non si rilevano insonnia di rimbalzo o effetti da astinenza31. Questi sottotipi di recettori GABAA sono canali o pori composti da due sub-unità alfa, due beta ed una gamma. L’interazione delle benzodiazepine con il recettore si traduce in una modificazione allosterica del sito che comporta un aumento dell’affinità del GABA , in questo modo le benzodiazepine facilitano il legame del GABA con il suo recettore, consentendo al GABA di legarsi al sito e permettendo un aumento del flusso di ioni cloro all’interno dei neuroni. In generale, il risultato dell’attività delle BZ sul recettore GABAA è una modifica del ciclo del sonno, che porta ad una riduzione della latenza del sonno, una riduzione del numero di risvegli notturni ed un aumento del tempo totale di sonno6,10,11.
- La ricerca di letteratura condotta per questa linea guida non ha individuato alcuno studio sul naltrexone, pertanto il panel ha stabilito di adottare i dati scientifici contenuti nella linea guida SIGN1, che rimangono immodificati.
- Lo studio avanza inoltre l’ipotesi che l’esito dell’intervento sia positivamente correlato al numero di azioni di gioco spontanee che il bambino è capace di attuare prima dell’intervento.
- A causa del rischio di effetti additivi, l’uso concomitante della valeriana con altri agenti sedativi dovrebbe essere evitato37.
- Nella linea guida SIGN1 non sono riportati studi che indagano l’efficacia di altri farmaci psicostimolanti oltre il metilfenidato in bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico.
Una perturbazione acuta dell’architettura del sonno può portare a disturbi del sonno e, se non opportunamente trattata, condurre all’insonnia cronica. I dati scientifici attualmente disponibili non sono sufficienti per formulare una raccomandazione sull’utilizzo di questo farmaco. La decisione sull’utilizzo degli SSRI per indicazioni cliniche prestabilite che possono presentarsi in concomitanza con l’autismo, come per esempio il disturbo ossessivo compulsivo e la depressione, dovrebbe essere presa caso per caso. In conclusione, i dati scientifici a disposizione sono troppo scarsi per supportare raccomandazioni cliniche sull’utilizzo dell’atomoxetina.
I pazienti e/o i loro familiari (a seconda dell’età del paziente) dovrebbero essere informati del fatto che in Italia l’utilizzo di aripiprazolo è off label, poiché il farmaco non è approvato per il trattamento dei disturbi comportamentali associati a disturbi dello spettro autistico nella popolazione di bambini e adolescenti. Dai risultati emerge che il piracetam in aggiunta al risperidone produce maggiori miglioramenti alla scala ABC-C rispetto al risperidone in monoterapia. Il profilo di tollerabilità è analogo per i due trattamenti, entrambi associati a rischio elevato di sintomi extrapiramidali (riportati nel 35% del campione). Per questa linea guida è stato individuato un piccolo RCT11 che non fornisce dati di prova di qualità sufficiente per formulare raccomandazioni sull’utilizzo del risperidone nella popolazione di questa fascia di età, ma che conferma anche in questo sottogruppo di pazienti un maggior rischio di iperprolattinemia e di incremento ponderale associati al risperidone. La ricerca di letteratura condotta per questa linea guida non ha individuato alcuno studio sulla comunicazione facilitata con cui aggiornare i dati scientifici contenuti nella linea guida SIGN1, che rimangono immodificati. La ricerca di letteratura condotta per questa linea guida non ha individuato alcuno studio sull’Auditory integration training (AIT) con cui aggiornare i dati scientifici contenuti nella linea guida SIGN1, che rimangono immodificati.
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Si rileva inoltre un’ampia sovrapposizione tra i pool di studi inclusi nelle revisioni pubblicate recentemente, i cui risultati tendono a duplicarsi senza tuttavia aggiungere elementi di novità. Considerata la gravità dei quadri clinici associati ai disturbi dello spettro autistico, l’impatto che questi disturbi hanno sulla vita delle persone e delle loro famiglie durante tutto l’arco della vita, nonché la difficoltà per gli operatori di orientarsi tra le molte offerte terapeutiche disponibili, certamente questa linea guida rappresenta il primo, indispensabile passo per garantire una risposta adeguata ai bisogni terapeutici di queste persone. Con il Programma strategico la linea guida condivide la finalità generale, ossia produrre attraverso gli strumenti della ricerca scientifica risultati trasferibili alla pratica clinica, nonché fruibili da tutti i soggetti interessati. Secondo alcuni studi condotti negli ultimi anni, bassi livelli di secrezione di melatonina (ormone fondamentale per la regolazione del ritmo sonno-veglia) si assocerebbero a un aumento del rischio di svilupparediabete di tipo 2 mentre, al contrario, una sua integrazione potrebbe influenzare positivamente alcuni parametri legati al metabolismo del glucosio. Queste osservazioni sono alla base di ricerche attualmente in corso con l’obiettivo di valutare il potenziale della melatonina (abitualmente usata per controllare il jet-lag e per accorciare i tempi di addormentamento) nel controllo e nel trattamento di questa malattia, invalidante e gravata da importanti costi sanitari e sociali.
- In studi in vivo, la melatonina è risultata stimolare la concentrazione di neurotrasmettitori quali acido aminobutirrico e serotonina nel mesencefalo e nell’ipotalamo; aumentare l’attività della piridossal-chinasi, enzima coinvolto nella sintesi dell’acido aminobutirrico, della serotonina e della dopamina (Martindale, 1999).
- Gli studi inclusi sono stati sottoposti a una valutazione di qualità secondo criteri predefiniti basatisu quanto sviluppato dal National institute for health and clinical excellence (NICE)6, con il supporto delle checklist metodologiche del NICE,tradotte e opportunamente adattate dal SNLG.
- I risultati dello studio indicano che tutti i soggetti nel gruppo ESDM completano lo studio, mentre 3 soggetti nel gruppo A/M si ritirano prima della conclusione; non viene riportato alcun effetto avverso grave.
- In conclusione, dai risultati della revisione sistematica2 emerge che, a causa della scarsità e delle limitazioni metodologiche delle prove disponibili, al momento i dati sono insufficienti a determinare l’efficacia e la tollerabilità/sicurezza del trattamento con omega-3 nei disturbi dello spettro autistico.
Livelli elevati di melatonina sono stati correlati a sintomi asmatici più severi (J. Allergy. Clin. Immunol., 2003). Attività antiagingIn vivo, alcuni dati di letteratura hanno evidenziato come l’asportazione della ghiandola pineale riduca la longevità mentre estratti della stessa ghiandola o supplementi di melatonina favoriscano l’allungamento della vita e riducano l’incidenza di tumori. Gli effetti sulla longevità inoltre sono risultati maggiori quando la melatonina o gli estratti della ghiandola pineale sono stati somministrati ad animali giovani (topi di 4 mesi) rispetto ad animali più maturi (topi di 12 mesi). Le proprietà lipofiliche consentono alla difenidramina di attraversare rapidamente la barriera ematoencefalica, inducendo sedazione11.Oltre all’attività primaria in relazione ai recettori H1, gli antistaminici agiscono anche a livello di recettori serotoninergici, colinergici e alfa-adrenergici centrali con gradi diversi, producendo significativi effetti collaterali6. La dose raccomandata di ramelteon per tutti i pazienti è di 8 mg, da assumere per via orale entro 30 minuti prima di andare a letto17.Si raccomanda di non assumere il farmaco con o immediatamente dopo un pasto ad alto contenuto di grassi, a causa del ritardo nell’assorbimento a livello orale30.Il ramelteon è normalmente ben tollerato e gli eventi avversi più comunemente rilevati sono cefalea, sonnolenza, sbandamenti, nausea, stanchezza ed aggravamento dell’insonnia31.
melatonina
Chiaramente quest’ultima opzione sperimentale non è attuabile per questioni etiche, in quanto implicherebbe differire un intervento terapeutico potenzialmente efficace in una popolazione con disturbo accertato, per cui sull’efficacia di interventi precoci rivolti a popolazioni con disturbo diagnosticato sono disponibili esclusivamente dati indiretti. La ricerca di letteratura condotta per questa linea guida ha individuato un piccolo RCT7 che non fornisce dati sufficienti per formulare raccomandazioni sull’utilizzo di metilfenidato anche nel sottogruppo di soggetti in età prescolare, essendo condotto su campione molto limitato e per una durata molto breve del trattamento. In conclusione, dai risultati della revisione sistematica2 emerge che, a causa della scarsità e delle limitazioni metodologiche delle prove disponibili, al momento i dati sono insufficienti a determinare l’efficacia e la tollerabilità/sicurezza del trattamento con omega-3 nei disturbi dello spettro autistico. Gli studi identificati dalla ricerca di letteratura condotta per questa linea guida confermano interamente i contenuti della linea guida SIGN1, incrementando però la qualità e dunque la forza delle prove disponibili.
L’estrazione dei dati quantitativi è stata effettuata in modo standardizzato, utilizzando tabelle di estrazione dei dati sviluppate ad hoc dal SNLG. Gli studi inclusi sono stati sottoposti a una valutazione di qualità secondo criteri predefiniti basatisu quanto sviluppato dal National institute for health and clinical excellence (NICE)6, con il supporto delle checklist metodologiche del NICE,tradotte e opportunamente adattate dal SNLG. Nell’ampio panorama di offerte terapeutiche rivolte alle persone con disturbi dellospettro autistico, questa linea guida fornisce un orientamento su quali sono gli interventi per cui sono disponibili prove scientifiche di valutazione di efficacia, articolando sullabase di queste prove le raccomandazioni per la pratica clinica. Cia del trattamento, è emersa, all’interno del Primo programma nazionale di ricerca sulla salute mentale nell’infanzia e nell’adolescenza, l’esigenza di elaborare una linea guidaspecificatamente dedicata agli interventi a favore dei bambini e degli adolescenti affetti da disturbi dello spettro autistico e alle loro famiglie, da mettere a disposizione di tutta la comunità nazionale.
02/2012 – LINEE GUIDA sul trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti
Prima di una somministrazione protratta, la tollerabilità del metilfenidato nei bambini dovrebbe essere verificata attraverso una dose test. E dell’iperattività (misurati attraverso la scala CGI-S e le sottoscale ABC-Stereotipy e Hyperactivity); non è stato rilevato invece alcun miglioramento prodotto dall’aripiprazolo sulla letargia e sul ritiro sociale (misurati attraverso la sottoscala ABC-Lethargy/ Social withdrawal). Sia l’aloperidolo sia il risperidone sono associati a un maggiore rischio di incremento ponderale e aumento dei dosaggi di prolattina rispetto ai livelli basali. L’aloperidolo è associato all’innalzamento dell’enzima epatico ALT e aumenta il rischio di sintomi extrapiramidali; entrambi i farmaci espongono a un maggior rischio di incremento ponderale e di aumento dei livelli di prolattina.
I risultati riportano che l’intervento sperimentale ottiene miglioramenti significativamente maggiori rispetto a nessun trattamento nelle abilità sociali (misurate dai genitori) e nelle strategie di gestione delle emozioni; non si rilevano differenze nella capacità di riconoscimento delle emozioni. Include un totale di 14 studi a disegno sperimentale, in cui sono erogati interventi omogenei tra loro (che condividono gli stessi principi educativi e i metodi ABA); in meno del 50% dei casi i genitori ricevono il training in basic behaviour analytic strategies; l’intensità dell’intervento è in media di 27 ore a settimana e la durata media è di 32 mesi. Gli interventi di confronto sono invece eterogenei tra loro, in quanto combinano differenti approcci educativi e trattamenti.
I dati di efficacia della melatonina nella PCOS
Le decisioni cliniche sul singolo paziente richiedono l’applicazione delle raccomandazioni, fondate sulle migliori prove scientifiche, alla luce dell’esperienza clinica del singolo medico e di tutte le circostanze di contesto. Le linee guida rappresentano una sintesi delle migliori conoscenze disponibili e possono essere uno strumento di aggiornamento e formazione per il medico. Spetta dunque alla competenza e all’esperienza del singolo professionista decidere in che misura i comportamenti raccomandati, pur rispondendo a standard qualitativi definiti sulla base delle più aggiornate prove scientifiche, si applichino al caso clinico Trenbolone compresse prezzo particolare. Risale al 2013 uno studio in cui quaranta donne, di età compresa tra 18 e 45 anni, sono state randomizzate nei gruppi di trattamento placebo o melatonina (10 mg) per un periodo di otto settimane. La melatonina ha migliorato la qualità del sonno, ridotto il rischio di utilizzare un analgesico dell’80% e ridotto i livelli di fattore neurotrofico derivato dal cervello (Bdnf), indipendentemente dal suo effetto sul dolore. Questo studio fornisce ulteriori prove riguardanti gli effetti analgesici della melatonina sul dolore pelvico cronico associato all’endometriosi e la sua capacità di migliorare la qualità del sonno.
Secondo quanto emerge, si può trarre beneficio da 2 mg di melatonina al giorno, la sera (perché può dare sonnolenza), per periodi di tempo anche lunghi (12 settimane). L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, la loro comunicazione in forma intelligibile e la possibilità di effettuare reclamo presso l’Autorità di controllo. L’Utente ha diritto di ottenere dal Titolare la cancellazione (diritto all’oblio), la limitazione, l’aggiornamento, la rettificazione, la portabilità, l’opposizione al trattamento dei dati personali che lo riguardano, nonché in generale può esercitare tutti i diritti previsti dagli artt. Sono molti gli studi clinici sull’uso della melatonina come strategia terapeutica per l’insonnia, il diabete, la fibromialgia, l’ipertensione e molte delle malattie legate all’invecchiamento. Al momento, esistono diversi razionali anche per il trattamento dell’endometriosi e dei suoi sintomi associati. In un altro studio randomizzato, in doppio cieco, la riduzione del tempo di latenza ottenuto con melatonina è stato di 24,3 minuti rispetto a 12,9 minuti nel gruppo placebo.
Le difficoltà sono ascrivibili a complessi dilemmi di natura etica – si pensiper esempio al problema dei gruppi di controllo – e alla difficoltà di sviluppare sistemidi misurazione oggettivi,e quindi confrontabili,su parametri comportamentali che sonocomunque sempre sottoposti a una spontanea modulazione ambientale. Anche se assunta a dosi estreme, sono stati riportati solo lievi effetti avversi come vertigini, sonnolenza, nausea e mal di testa. Un ulteriore studio sull’esito clinico della fecondazione in vitro-Et ha riportato un miglioramento dei tassi di gravidanza dopo trattamento con melatonina. In generale, l’integrazione di melatonina in studi in questo ambito sta dimostrando di aumentare il numero e la qualità sia degli ovociti che degli embrioni.